+39 0575 295 691 info@studiopaci.it
Seleziona una pagina

Progetto per la realizzazione di edificio per “attrezzature sanitarie” in Viale Santa Margherita ad Arezzo

Con l’inaugurazione nell’aprile 2011 è entrato in funzione il Centro Chirurgico Toscano.

L’intervento ha portato alla realizzazione di un edificio dislocato parallelamente a Viale Santa Margherita (Strada statale 71 per il Casentino). La struttura sorge in una vasta area pertinenziale destinata a parcheggi e verde, nelle immediate vicinanze di un lago artificiale, anch’esso di proprietà che ne caratterizza il paesaggio oltreché la funzionalità.

L’edificio è dislocato su tre piani fuori terra e un piano interrato, la soluzione scelta di forma rettangolare è risultata essere la più congeniale perché tale configurazione ha permesso di mantenere un perfetto equilibrio tra funzioni sanitarie di base e specifiche, distribuzioni di spazi a servizio del personale e visitatori, area amministrativa e un connettivo che permettesse una perfetta e congeniale comunicazione tra i vari ambienti.

L’edificio è suddiviso in unità funzionali sanitarie e zone comuni condominiali. Al piano interrato si trovano gli spogliatoi del personale e depositi. Al piano terra, oltre al blocco in avanzamento sulla facciata contenente il bar e la hall comune d’ingresso, è localizzato il blocco amministrativo con i relativi uffici, il blocco operatorio con le sei sale e i relativi servizi, l’unità funzionale di rianimazione e comunque tutti i locali necessari ad un corretto svolgimento delle funzioni previste, nel rispetto dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture pubbliche e private per l’esercizio delle attività sanitarie. Al piano primo e secondo trovano posto le camere di degenza e locali destinati ad ambulatori. I piani sono serviti da aree ad uso comune costituite da blocco scala, ascensore di servizio e per i visitatori e, collocate all’esterno del corpo di fabbrica, scale antincendio. Particolare attenzione è stata messa nella progettazione dei percorsi interni e delle finiture. Sono stati previsti percorsi specifici per ogni tipo di utilizzatore (personale, pazienti, visitatori, movimento dei materiali) in modo da non creare interferenze e privilegiare una assoluta privacy.

L’ edificio ha un’estensione in pianta pari a circa 58x35m e consta di tre piani fuori terra oltre ad un volume tecnologico interrato. Il sito di costruzione ricade nel comune di Arezzo in zona di classificazione sismica 2. La destinazione d’uso dell’edificio come casa di cura la rende una costruzione che può avere funzioni pubbliche importanti in caso di calamità, e pertanto è stata classificata in classe d’uso di tipo IV. La struttura è costituita da un telaio in acciaio di tipo pendolare, avente cioè le travi incernierate in corrispondenza dei pilastri, in grado di trasferire a terra le azioni gravitazionali e da setti in c.a. in grado di assorbire le forze orizzontali prodotte dal sisma. Gli impalcati sono costituiti da solai alveolari appoggiati sulle ali inferiori delle travi in acciaio SLB (Slim Floor Beam) e da solette in c.a. collaboranti staticamente con le travi mediante pioli di tipo Nelson.

Le fondazioni sono realizzate mediante plinti in c.a. su pali collegati da un reticolo di travi; in corrispondenza dei setti sono presenti delle platee in c.a. sempre poggianti su pali in grado di trasferire le azioni sismiche di ribaltamento e taglio al suolo. La porzione interrata dell’edificio presenta per l’intero perimetro setti in c.a. che rendono di fatto questa porzione rigida e non in grado di influenzare il comportamento sismico della struttura in elevazione.

L’intervento riguardando la realizzazione di un edificio per attrezzature sanitarie, nello specifico avente destinazione d’uso come Centro Chirurgico, lo ha reso una costruzione studiata in ogni sua minima parte, al fine di ottenere i massimi risultati di efficienza.

In particolare, dal punto di vista della progettazione impiantistica, le soluzioni adottate sono finalizzate al contenimento energetico, grazie all’adozione delle seguenti soluzioni:

– utilizzo di un sistema di produzione dei fluidi caldi e freddi mediante gruppi polivalenti in pompa di calore, con i quali è possibile produrre gratuitamente acqua calda, soprattutto durante il periodo in cui è richiesta la deumidifica dell’aria trattata;

– installazione di una batteria di pannelli solari termici, con i quali è possibile produrre, specialmente durante il periodo estivo, gran parte del fabbisogno di acqua calda sanitaria necessaria al Centro Chirurgico;

– installazione di un impianto ed espansione diretta a recupero di calore, con il quale, soprattutto durante le stagioni intermedie, è possibile assicurare, in maniera pressoché gratuita, il contemporaneo riscaldamento e raffrescamento degli ambienti;

sezionamento in zone degli impianti, sia dove la climatizzazione avviene a tutt’aria, sia dove sono stati installati i terminali ad espansione diretta; questo rende possibile, durante le ore di inoccupazione, lo spegnimento degli impianti con conseguenti risparmi energetici ed economici.

Tutti gli apparati previsti si avvalgono di apparecchiature e tecnologie che, pur essendo innovative e molto performanti, hanno funzionalità già collaudata in altri interventi di recente esecuzione e garantiscono un elevato livello di durabilità nel tempo e ridotti costi di manutenzione. Ruolo chiave dell’intero impianto lo assume il sistema di BMS, attraverso il quale sarà possibile sottoporre gli impianti ad un controllo generale e costante e sezionarli in base alla funzione degli ambienti, in modo tale da mantenere attive solo le parti dell’edificio effettivamente utilizzate.

Tale sistema consente durante l’intera vita dell’edificio un ottimale funzionamento degli impianti in funzione delle specifiche esigenze, garantendo al tempo stesso una riduzione dei consumi e quindi un risparmio energetico e un allungamento della vita utile degli impianti; è inoltre possibile monitorare lo stato dei principali componenti soggetti ad usura e manutenzione (pompe, filtri, motori, eccetera) consentendo una programmazione degli interventi di manutenzione e un rapido rilevamento dei guasti.

Gli impianti elettrici all’interno dei vari locali hanno consistenze diverse e particolari legate alle destinazioni d’uso ed alle specifiche esigenze di utilizzo. Gli impianti utilizzatori terminali sono stati eseguiti nel più rigoroso rispetto della legislazione vigente in materia di impianti elettrici e delle norme CEI.

L’impianto di illuminazione interna ai singoli locali ed alle zone comuni ha garantito il massimo comfort visivo dal punto di vista delle sensazioni visive in rapporto all’attività lavorativa e/o ricreativa svolta nell’ambiente, buona qualità dell’illuminazione, con riferimento ai seguenti parametri: uniformità di illuminamento, fattore d’ombra, abbagliamento, elevato rendimento energetico realizzato attraverso l’adozione di lampade ad alta efficienza, rifasamenti e reattori a basse perdite; ottime caratteristiche prestazionali degli apparecchi illuminanti sia in relazione alla vita media delle lampade, sia in relazione alla manutenzione.

Location: Arezzo
Anno: 2010 – 2013
Committente:SA.PR.A. Srl
Team progettazione: Studio Associato Paci

Prestazione svolta:Progettazione Preliminare, Definitiva, Esecutiva, Architettonica, Strutturale, Impiantistica, Direzione Lavori, Assistenza e contabilità, Coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.